
La lapide che ricorda le 16 vittime dell’eccidio nazista, posta sul prospetto del Municipio in piazza Lauria
L’eccidio nazista del 12 agosto 1943
A inizio agosto le truppe tedesche della divisione “Hermann Göring” si stavano ritirando da Randazzo verso Messina, molte di queste, soprattutto dal 10 agosto in poi si trovavano accampate in contrada Sciambro, nelle campagne intorno Castiglione. A causa di una aggressione (o secondo altre fonti di un furto) scattò una rappresaglia nei confronti della comunità locale. Sulle reali motivazioni che scatenarono la ferocia nazista pur tuttavia non è stato mai fatta luce. Alle prime luci dell’alba del 12 agosto, un autocarro con 40 militari tedeschi scortato da un autoblindo irruppe nel centro abitato sparando contro chiunque si parasse davanti. I soldati tedeschi entrarono gridando nelle case spingendo brutalmente fuori gli uomini a calci e percuotendoli col fucile. Una donna venne buttata giù dal balcone e lasciata sul selciato con le gambe fratturate. Quindi presero in ostaggio oltre 200 uomini (compresi bambini e anziani), li rinchiusero in un vicolo cieco di via R. Margherita e poi li trascinarono con forza in località Cannizzu ammassandoli dentro un ovile. Si avviò una trattativa per la loro liberazione, mediata da don Giosuè Russo, don Salvatore Savoca e suor Anna Amelia Casini. La delegazione attraverso lunghe trattative ottenne la liberazione del podestà Ignazio Travagliante, del medico condotto e del farmacista. Il 14 mattina tutti gli ostaggi vennero rilasciati, con l’intimazione di sgombrare il paese. Intanto i tedeschi in quelle ore fecero razzia di animali, mezzi di trasporto e beni di prima necessità, bruciarono alcune case. Complessivamente si registrarono 16 morti, tra i 17 e gli 82 anni, e 20 feriti gravi. Le truppe britanniche arrivarono due giorni dopo. Successivamente su questa strage cadde il silenzio.
In un articolo di N. Tuccari, dal titolo “La barbarie tedesca in Sicilia. Lo spietato tormento e la strage di Castiglione, sul «Corriere di Sicilia» del 14 ottobre 1943 è la prima notizia ad ampia diffusione della strage. Successivamente scrisse su questi fatti pure Leonardo Sciascia, ne “I paesi dell’Etna, in Id, Cruciverba, Einaudi, Torino, 1983, pp. 284 – 286 e nell’articolo “L’eccidio di Castiglione, in «Panorama», ottobre 1964. Diversi gli storici, gli scrittori e i giornalisti che successivamente scrissero dell’eccidio, così come, solo per citarne alcuni:
-Enzo Grasso, La stagione della violenza, Pellicanolibri, Valverde – Roma, 1987
-Angelo Manitta, La prima strage nazista in territorio italiano a Castiglione di Sicilia il 12 agosto 1943, in «Cultura e prospettive », n 16, luglio-settembre 2012.
-Franco Pezzino, Contributo alla storia della Resistenza in Sicilia, in “Cronache meridionali”, 2, 1955; cfr.
-Franco Pezzino, Leandra D’Antone, Sara Gentile, Catania tra guerra e dopoguerra (1939 -1945), Prisma, Catania, 1983
-Salvatore Nicolosi, La guerra a Catania, Tringali, Catania, 1983
-Rosario Mangiameli, Le stragi americane e tedesche in Sicilia nel 1943, in Polo Sud, anno secondo, n. 2, gennaio-giugno 2013.
Mario Orsini – “Quei ragazzi del ‘43”
Ricostruzioni e ricerche che non hanno mai fatto pienamente luce su questa strage di civili, tanto che dopo decenni di silenzio, indifferenza, si giunse al 2002, allorquando il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferiva al Comune la medaglia di bronzo come qui testualmente riporta il provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 settembre 2002 con decreto del Presidente della Repubblica dell’11 marzo 2002 viene conferita “Al comune di Castiglione di Sicilia (Catania), medaglia di bronzo al merito civile con la seguente motivazione: “Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale fu teatro di una feroce rappresaglia tedesca che provocò’ la morte di sedici civili ed il saccheggio di numerose abitazioni”. – 12 agosto 1943 – Castiglione di Sicilia (Catania).
Dal 2002 ad oggi sono diverse le iniziative che si tengono periodicamente per ricordare le vittime di quell’eccidio, soprattutto in coincidenza del 12 agosto, data che il Comune con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 15 novembre 2013 ha istituzionalizzato come “Giornata della Memoria delle vittime della strage nazista del ’43. A tal proposito è stato segnato con apposita cartellonistica viaria il “Percorso della Memoria”, dove delle targhe ricordano il nome delle vittime uccise in quei luoghi. E’ in fase di allestimento pure un Museo dell’Eccidio Nazista. Presso il castello di Lauria vi è una mostra permanente dedicata ai fatti dell’eccidio e intitolata “Le sanguigne”, opere pittoriche di Giorgio Bertone. Iniziative che testimoniano la volontà e la sensibilità degli amministratori pro tempore di mantenere vivo il ricordo di quei tristi fatti che hanno visti uccisi sedici civili.
Filmati e programmi televisivi che raccontano la strage di Castiglione di Sicilia
Programma : RAI : Nel secolo breve (L’operazione Husky del 10 luglio 1943). Lo sbarco degli alleati in Sicilia”. La ricostruisce “Nel secolo breve”, in onda giovedì 18 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Un viaggio con la storica Isabella Insolvibile partito da Gela, passando per i luoghi più significativi della battaglia per la liberazione dell’isola (Gela, Catania, Castiglione di Sicilia, Troina e Palermo). Il racconto segue l’avanzata delle truppe anglo-americane e indaga il ruolo, tra leggenda e realtà, della mafia nelle vicende che seguono l’occupazione dell’isola, fino allo scontro tra Regio Esercito e l’Evis, il braccio armato del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia. In apertura e in chiusura, gli interventi e i commenti del professor Alessandro Barbero.
“Il racconto dello sbarco degli alleati in Sicilia del 1943, la cosiddetta Operazione Husky. Di Walter Preci e Walter Licastro (1973)” (All’interno importanti testimonianze da parte di alcuni castiglionesi)
https://www.youtube.com/watch?v=EP9mdSaLLLk
(testi e ricerche a cura di Michele La Rosa)
Pagina aggiornata il 17/04/2025